COMUNITA' ENERGETICHE

Le Comunità Energetiche Rinnovabili: Incentivi, Novità 2025 e Guida alla Partecipazione

Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) rappresentano uno degli strumenti più dinamici e promettenti per la transizione energetica in Italia. Nonostante una crescita esponenziale dell'interesse e delle domande, ci sono ancora margini di miglioramento per raggiungere gli obiettivi fissati dal PNRR. Il quadro normativo è in continua evoluzione, con importanti novità introdotte nel 2025.

Indice

Cosa sono le CER e come funzionano?

Una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) è un'associazione volontaria di cittadini, piccole e medie imprese, enti locali e altre realtà, che si uniscono per produrre, consumare e condividere localmente l'energia prodotta da fonti rinnovabili. L'obiettivo principale non è il profitto, ma la condivisione dei benefici ambientali, economici e sociali.

Il meccanismo è semplice e si basa sull'autoconsumo "virtuale":

  • Produzione: Un impianto fotovoltaico (o altra fonte rinnovabile) viene installato e l'energia prodotta viene immessa nella rete elettrica.

  • Condivisione: I membri della CER consumano l'energia prelevata dalla rete. Il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) calcola quanta energia è stata prodotta e consumata nello stesso momento (energia condivisa).

  • Benefici: Sull'energia condivisa, i membri ottengono un incentivo economico che va ad aggiungersi al risparmio in bolletta per l'energia auto-consumata.

Le principali novità e incentivi per le CER nel 2025

Il 2025 ha portato importanti aggiornamenti che rendono la creazione di una CER ancora più accessibile e vantaggiosa.

  • Tariffa incentivante GSE: Il fulcro del sostegno è una tariffa premio riconosciuta dal GSE per 20 anni sull'energia condivisa all'interno della comunità, con valori che vanno da 100-120 €/MWh per impianti fino a 1 MW.

  • Remunerazione ARERA: In aggiunta alla tariffa GSE, ARERA riconosce un corrispettivo a copertura di parte degli oneri di rete evitati, pari a circa 10 €/MWh.

  • Contributo in conto capitale (PNRR): Un contributo a fondo perduto fino al 40% del costo d'investimento per la realizzazione dei nuovi impianti rinnovabili condivisi.

  • Estensione geografica: Il contributo a fondo perduto è stato esteso a tutti i comuni con popolazione fino a 50.000 abitanti.

  • Aumento dell'anticipo: L'anticipo erogabile sulla quota di contributo è stato innalzato dal 10% al 30%, migliorando la liquidità per i progetti.

  • Proroga dei termini: Le domande possono essere presentate fino al 30 novembre 2025, con la possibilità di proroghe future in caso di fondi residui. I lavori dovranno essere completati entro il 30 giugno 2026 e l'entrata in esercizio entro il 31 dicembre 2027.

Come creare o aderire a una Comunità Energetica

Se l'idea di una Comunità Energetica ti ha convinto, potresti chiederti come si fa a partecipare. Le strade sono due: aderire a una CER già esistente o crearne una da zero.

Aderire a una CER esistente Questo è il percorso più semplice. Il primo passo è individuare una CER attiva nella tua zona. Puoi cercarne una online o chiedere informazioni al tuo comune, poiché molte amministrazioni locali stanno promuovendo la loro creazione. Una volta trovata la comunità, dovrai semplicemente firmare un accordo di adesione e iniziare a beneficiare dei vantaggi economici e ambientali, a patto che il tuo punto di prelievo di energia sia all'interno dell'area della comunità.

Creare una nuova CER Se non ci sono comunità vicine o se vuoi promuovere un progetto specifico, puoi avviare il processo per crearne una. Sebbene più complesso, il percorso è molto gratificante:

  1. Forma il gruppo: Raccogli un gruppo di soggetti interessati (cittadini, imprese, enti pubblici) che si trovino nella stessa area geografica, serviti dalla medesima cabina di trasformazione primaria o secondaria.

  2. Effettua uno studio di fattibilità: È un passaggio cruciale. Un consulente tecnico o energetico valuterà la fattibilità del progetto, calcolando la potenza dell'impianto necessaria e stimando i potenziali risparmi e benefici economici per tutti i membri.

  3. Definisci lo statuto e la forma giuridica: La CER deve costituirsi come un soggetto giuridico autonomo (ad esempio un'associazione non profit, una cooperativa o un consorzio). Lo statuto deve definire le regole di funzionamento, i diritti e i doveri dei membri e la non-priorità del profitto rispetto agli obiettivi sociali e ambientali.

  4. Installa l'impianto: Una volta che la comunità è formalmente costituita, si può procedere all'installazione dell'impianto a fonti rinnovabili, che può essere di proprietà della CER stessa o di uno dei suoi membri.

  5. Richiedi gli incentivi: A lavori ultimati, il referente della comunità (solitamente un membro del direttivo) inoltrerà la domanda al GSE per accedere alla tariffa incentivante e, se i requisiti lo consentono, anche al contributo a fondo perduto del PNRR.

  6. Gestisci la CER: Una volta operativa, la comunità si occuperà di distribuire equamente gli incentivi tra i suoi membri, monitorare i flussi di energia e promuovere l'autoconsumo.