GASSIFICAZIONE E PIROLISI AVANZATA

Processi termochimici che trasformano biomasse residue in syngas o bio-olio. Tecnologie più efficienti e con sistemi di abbattimento che riducono al minimo le emissioni.

BIOMASSE

Matteo Ballista

10/9/20252 min read

Impianto per gassificazione e pirolisi avanzata
Impianto per gassificazione e pirolisi avanzata

GASSIFICAZIONE E PIROLISI AVANZATA

Processi termochimici che trasformano biomasse residue in syngas o bio-olio. Tecnologie più efficienti e con sistemi di abbattimento che riducono al minimo le emissioni.

Se il biogas racconta la forza della biologia, la gassificazione e la pirolisi rappresentano il lato più tecnologico della biomassa. Sono processi termochimici capaci di trasformare materiali organici in combustibili gassosi e liquidi, con rendimenti elevati e un impatto ambientale ridotto rispetto alla combustione tradizionale.

Come funzionano?


La gassificazione avviene riscaldando la biomassa a temperature comprese tra 800 e 1.000 °C, in presenza di una quantità limitata di ossigeno o vapore acqueo. In questo modo il materiale non brucia, ma si converte in syngas, un gas ricco di idrogeno, monossido di carbonio e metano. Questo syngas può alimentare turbine, motori a gas o essere ulteriormente raffinato per ottenere combustibili liquidi sintetici.

La pirolisi, invece, si svolge in assenza totale di ossigeno e a temperature più basse (400-600 °C). Da qui si ricavano tre prodotti:

  • bio-olio, un liquido denso e energetico, utilizzabile come combustibile o materia prima per l’industria chimica;

  • syngas, in quantità minori ma utile per la produzione di energia;

  • biochar, un carbone vegetale che può essere reintegrato nei suoli agricoli, migliorandone la fertilità e immagazzinando carbonio per lungo tempo.

Applicazioni e vantaggi


Queste tecnologie permettono di valorizzare biomasse residuali di scarso valore economico — come potature, scarti forestali e rifiuti agricoli — trasformandole in combustibili moderni. Rispetto alla combustione diretta, emettono meno polveri sottili e possono essere integrate con sistemi di filtrazione che riducono ulteriormente gli inquinanti. Il biochar, inoltre, apre la strada a un doppio beneficio: energia da una parte e sequestro stabile di CO₂ dall’altra.

Prospettive future


La ricerca sta puntando verso impianti modulari e di piccola scala, adattabili alle filiere agricole e industriali locali. Questo significa che, in futuro, comunità rurali o distretti industriali potrebbero gestire i propri scarti energeticamente, producendo gas e carburanti puliti in autonomia. Alcuni progetti pilota prevedono perfino la produzione di idrogeno verde da gassificazione avanzata, ampliando il ventaglio di opportunità per la transizione energetica.

La gassificazione e la pirolisi avanzata mostrano come la biomassa possa diventare non solo una fonte rinnovabile, ma anche una piattaforma versatile per combustibili e materiali del futuro, integrando energia, agricoltura e lotta al cambiamento climatico.

Indice Tecnologie Energia da Biomasse:

  1. Biogas e Biometano
    Prodotti tramite digestione anaerobica di scarti agricoli, reflui zootecnici e rifiuti organici. Il biogas alimenta motori e turbine, mentre il biometano può essere immesso in rete o usato nei trasporti.

  2. Gassificazione e Pirolisi avanzata
    Processi termochimici che trasformano biomasse residue in syngas o bio-olio. Tecnologie più efficienti e con sistemi di abbattimento che riducono al minimo le emissioni.

  3. Biochar e cattura del carbonio
    La pirolisi produce anche biochar, un carbone vegetale stabile che, se usato in agricoltura, migliora i suoli e sequestra CO₂ in modo permanente.

  4. Biocarburanti avanzati
    Bioetanolo di seconda generazione e biodiesel da oli esausti o colture non alimentari. Riducono la dipendenza da petrolio nei trasporti e limitano l’impatto della filiera alimentare.